
Nota 1030-16 Audizione informale alla Camera su assorbimento CFS
Gent.mi Presidenti e On.li Deputati delle Commissioni riunite I e IV,
Con la precedente nota abbiamo manifestato il nostro disappunto per la mancata convocazione all’audizione delle sigle sindacali sull’assorbimento del Corpo forestale dello Stato del 30 giugno u.s..
Ricordiamo, se ce ne fosse bisogno, che l’azione di una O.S. è quella di rappresentare e tutelare il personale quant’anche questo sia una categoria di lavoratori appartenente al C.F.S. ma assunto ai sensi della legge n. 124/1985.
Lo ricordiamo dal momento che nell’audizione informale tenutasi al Senato anche questi lavoratori hanno avuto modo di manifestare la propria voce.
Se infatti in questa audizione e in tutte le sedi convenute le rappresentanze sindacali del personale di ruolo del Corpo forestale dello Stato sono state invitate a partecipare ed intervenire per rappresentare le loro posizioni sia nel merito che nella forma di questa razionalizzazione, alla CISAL-CFS e soprattutto alle 1400 persone assunte ai sensi della sopra citata legge, non è stato garantito lo stesso diritto.
Per meglio comprendere l’esclusione riteniamo opportuno quantificare che questi lavoratori rappresentano all’attualità il 17% del personale del Corpo e come recita l’articolo 5, comma 1, della legge 6 febbraio 2004 n. 36 “Nuovo ordinamento del Corpo forestale dello Stato”, svolge a tutti gli effetti compiti istituzionali.
La motivazione dell’esclusione, così come è stata formulata dalla Segreteria organizzativa di codeste Commissioni riunite, è apparsa alquanto improvvisata, visto che “la mancanza di rappresentatività certificata” in un contesto di pluriennale blocco dei contratti non può certamente essere strumento di esclusione ancor più se si tratta di audizioni informali.
La vacanza contrattuale di questo personale in atto dal 31/12/2012 si protrarrà fin quando le Istituzioni non intenderanno affrontare la questione riguardante l’ANCI e L’UNCEM, problema politico quindi non tecnico, che non permette a noi O.S di poter partecipare alle trattative per il rinnovo contrattuale.
Diversamente dall’atteggiamento e dall’attenzione che codeste Commissioni riunite hanno dimostrato per i 7500 lavoratori in divisa, per i 1.400 lavoratori assunti dal CFS ai sensi della legge n. 124/1985 non avete usato lo stesso riguardo infatti nel Decreto legislativo non si trova traccia né dovizia di descrizione se non nell’articolo in cui si parla genericamente di cessione di Beni e Servizi.
E’ quanto mai offensivo della persona vedersi descritti in un documento parlamentare e governativo come un bene o un servizio dal momento che questi lavoratori sono presenti da sempre nella struttura e nel dna del Corpo forestale.
Una spersonalizzazione censurabile ad ogni livello a maggior ragione se attuata in un Paese civile come lo è il nostro e con una carta costituzionale che garantisce la tutela e l’espressione delle minoranze, soprattutto se questa minoranza è il 17%.
Perché non compare chiaramente nei numeri tabellari del decreto e rimane nascosta nei tecnicismi giuridici?
Con la presente, oltre a ribadire la nostra amarezza per il comportamento posto in essere, chiediamo, dal momento che le audizioni sono ancora in corso, di rivalutare l’esclusione e di inserire l’argomento, quanto prima possibile, in un ordine del giorno.
Fiduciosi che il nostro appello possa essere accolto, rimaniamo a disposizione ed in attesa di cortese riscontro.
Cordiali saluti.