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FORESTALE… ORA SI CAMBIA (continua)

 

Dopo giorni di frenetico lavoro finalmente abbiamo ricevuto la conferma che l’emendamento a firma On.Rosato e On.Fiano è stato ritirato prima di entrare in aula per essere discusso in seno alla legge di stabilità.

Abbiamo diramato la notizia poche ore fa e doverosamente torniamo su questo argomento per chiarire alcuni aspetti fondamentali.

Se ricordate il 09 dicembre scorso abbiamo pubblicato un comunicato dal titolo “Cosa accade in via Carducci 5,???”.

Lo abbiamo fatto per chiarire la nostra posizione dinanzi alla difficoltà e alle inadempienze di questa amministrazione, incessantemente proiettata nella ricerca spasmodica di un’affermazione della propria immagine autoreferenziale ma, al tempo stesso, sempre più distante dal proprio personale ed estranea alle carenze che ne pregiudicano pesantemente l’attività e l’operatività.

Oggi, più che in passato, tutto è delegato all’impegno e al sacrificio di pochi colleghi che ancora operano sul territorio con serietà e professionalità ma senza un vero sostegno, con poche risorse e senza avere garantito un costante aggiornamento.

Non è a caso o per caso che periodicamente ci ritroviamo nell’occhio del ciclone e certamente quelli indicati non sono gli unici elementi di criticità insiti al nostro interno, tuttavia, se allo sperpero indiscriminato di risorse fosse stata opposta una capacita progettuale, certamente, il caso, invece di subirlo, avremmo avuto almeno qualche probabilità di gestito.

Per capacità progettuale intendiamo quella forza strategica di pianificazione capace di sostenere e rafforzare non solo una naturale vocazione ma una reale identità di tutela del patrimonio ambientale, una identità avvicinabile investendo oculatamente sul personale, elevandone la preparazione e la specificità, su attività peculiari di forte impatto mediatico, evitando, tra l’altro, di lasciare libero spazio ad altri.

In questo ultimo intervento abbiamo invece utilizzato il titolo “Forestale …….. ora si cambia”.

Questo nuovo titolo nasce dalla presa di coscienza che non c’è più tempo per rimandare e rimanere statici, occorre un ravvedimento basato sull’analisi degli errori per muoversi verso una chiara e tempestiva inversione.

E’ evidente, oggi più di ieri, che non ci sono più scusanti per giustificare nuovi sprechi, il paese si è avviato verso un risanamento voluto in primis dai cittadini a cui non ci si può sottrarre e, chi non si adeguerà, verrà travolto.

Noi non vogliamo essere travolti e siamo stanchi di dover correre ai ripari a causa di un immobilismo autoreferenziale e soggettivo.

E’ altrettanto chiaro che questo rinnovamento lo vogliamo vedere e vivere come un’opportunità da raccogliere nell’immediato e ci impegneremo per segnare una discontinuità gestionale che faccia perno su quanto di buono è ancora presente.

Vogliamo affiancare e camminare insieme a chi svolge con impegno il proprio compito, senza distinzione di ruoli o mansioni, vogliamo affrontare con loro l’inevitabile transizione che porterà ad un’unica Polizia Ambientale, o come la si voglia chiamare, da protagonisti e non da sudditi.

A chi continuasse a avere la malsana idea di trattarci come semplici numeri o oneri a carico dello Stato, e a coloro che voglio entrare da anni nel Ministero degli Interni rispondiamo che siamo pronti a sederci al tavolo di confronto ma per parlare di riordino delle carriere prima che di riordino e unificazione del Comparto (che condividiamo).

Alla stessa maniera, a chi si rivolge agli amici per far presentare disegni di legge di ampliamento dei ruoli per fare marchette a qualcuno che cerca casa alle Polizie Provinciali rispondiamo che abbiamo l’obbligo morale di accogliere definitivamente le 1500 famiglie (no numeri) che da decenni coprono le carenze dei ruoli.

Crediamo che questa aspirazione, questo modo di agire sia comune a molti colleghi e che nei prossimi mesi saranno molti quelli che ci affiancheranno per combattere le insostenibili prepotenze a cui veniamo sottoposti quotidianamente.

 

Lavoriamo insieme, il domani e oggi!!!

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