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IL FUTURO SI COSTRUISCE A PICCOLI PASSI

Per andare avanti è necessario tenere sempre a mente da dove si è partiti e la strada che si è percorsa, è necessario perché, legare la propria esistenza saldamente alla quotidianità, può generare l’inganno che per costruirsi il futuro la strada più semplice sia quella dell’immediato, del tutto e subito.

Questo concetto può essere utile per avere vantaggi immediati, la sensazione più forte è l’appagamento per l’obiettivo raggiunto che, purtroppo, non sempre si protrae nel tempo generando instabilità.

In questi mesi, a causa del DDL di riforma della pubblica amministrazione, questi argomenti sono tornati con prepotenza alla nostra attenzione poiché forte è la preoccupazione di coloro che, in cerca di chiarezza e stabilità vorrebbero trovare la soluzione definitiva ad una precarietà pregressa ed insita nello stesso complesso sistema delle riforme e chi, contrariamente, è legato fortemente alla quotidianità, vive con disinteresse e distacco quanto può accadere o sta accadendo.

Noi la scelta l’abbiamo fatta diverso tempo fa e fedeli ad essa abbiamo lavorato e stiamo lavorando mettendo un passo dietro l’altro, ben coscienti di chi e cosa eravamo prima del 2006, cosa siamo diventati nel 2007 e cosa vogliamo essere domani.

Quello che abbiamo fatto finora è leggere il passato per scrivere un futuro diverso, un lavoro lento ma costante, necessario a creare una soluzione definitiva e non momentanea, una soluzione che duri nel tempo.

I risultati sono stati: L’Ordine del giorno passato al Senato senza votazione, la Risoluzione consegnata in Commissione Agricoltura alla Camera ed ora l’Ordine del giorno approvato alla Camera.

Tutti atti di sostanza, atti che contribuiscono alla volontà, condivisa dalla stragrande maggioranza degli interessati di costruire, un futuro migliore e definitivo.

L’Ordine del giorno approvato alla Camera è l’ultimo passo che abbiamo messo a segno, la strada da percorrere non è finita ma il traguardo si sta avvicinando. Fino ad oggi si è lavorato per la certezza del posto di lavoro e, qualunque sia il DDL definitivo, L’ABBIAMO RAGGIUNTA.

 

 

Ora continueremo il nostro percorso per assicurarci un contratto che ci è stato sottratto, o meglio, negato circa dieci anni fa.

Ci auguriamo che tutti coloro che hanno scelto di vivere saldamente la quotidianità fatta di soli livelli, tornino sulla loro decisione per camminare uniti al nostro fianco.

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