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LA COSCIENZA DI PRESIDIARE

Perchè non presidiare

Cari operai a tempo determinato e a tempo indeterminato del Corpo Forestale dello Stato,

rispettosi della libertà di pensiero, della libertà d’espressione e di quella sindacale, dopo le festività, torniamo a scrivere solo oggi perché sotto la sede del Ministero si sta svolgendo un presidio di protesta organizzata dalle sigle sindacali Fai-Cisl, Flai-Cgil e Uila-Uil.

Noi NON CI SIAMO per diversi ma ovvi motivi:

  1. Perché questa partita si gioca politicamente e non nelle piazze, purtroppo;
  2. Perché sarebbe stato chiedere troppo ai lavoratori, la rinuncia ad una giornata di paga in questo momento storico;
  3. Perché le tre sigle sindacali che ritengono di essere le uniche rapppresentative sono state assenti per anni dai problemi degli operai forestali fino a quando la CISAL CFS non si è costituita parte in causa;
  4. Perchè le tre sigle sindacali citate tutte insieme non rappresentano neanche il 20 % dei lavoratori iscritti, la CISAL-CFS ne rappresenta il 20% DA SOLA.
  5. Perché l’unico palazzo sotto il quale si deve manifestare è la PUBBLICA AMMINISTRAZIONE. Forse non si sono neanche accorti che NOI abbiamo attraversato quel portone e ne siamo usciti con un concreto impegno del Sottosegretario Angelo Rughetti.
  6. Sarà un caso che oggi sono qui sotto? Oppure perché quel ministero ha rifiutato di convocarli per aprire la questione?
  7. Perché sotto, con i manifestanti, c’erano anche i dirigenti della Biodiversità, quegli stessi che per 30 anni non hanno pagato la malattia e oggi si sono sbrigati ad annuncare che tra poco si pagherà, proprio quando la questione è sottoposta alla giustizia ordinaria. Voltagabbana. Sarà un caso che in questa circostanza manifestano apertamente e in altre circostanze non si degnano di rispondere alle richieste del personale? Chi fa sindacato e chi invece il datore di lavoro?

Siamo convinti che predicare e manifestare in questo momento politico serva veramente a poco, ma rispettiamo tutti e tutto nonostante il mancato confronto che chiaramente non può essere imputato a NOI ed il presidio ne è l’espressione.

Se il Consiglio dei Ministri deciderà di emanare i tanto attesi decreti avremo la possibilità di capire se il lavoro svolto e gli impegni ricevuti saranno rispettati.

Non possiamo che essere ottimisti, abbiamo lavorato con serietà, portando all’attenzione della politica un problema sconosciuto, oggi aspettiamo di conoscerne il risultato con la consapevolezza che si aprirà una ulteriore stagione di lavoro politico sul quale occorrerà rafforzare solo chi può essere giudicato meritevole di fiducia, una fiducia sul campo e non sui marciapiedi.

COSA SAREBBE ACCADUTO OGGI SENZA LA CISAL-CFS?

 

La Segreteria Nazionale

CISAL-CFS

Valter Rossi

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