
Cari amici e colleghi,
dopo aver reso possibile la salvaguardia del posto di lavoro, seguendo le vicissitudini dell’ex Corpo Forestale anche contro le intenzioni di chi tentava di retrocederci agli enti locali, è arrivato il momento di giocare a carte scoperte e schierarci chiaramente, se vogliamo far capire qual è la nostra aspettativa.
La Cisal-Cfs ha già espresso il proprio disappunto a chi oggi propone nuovamente solo ed esclusivamente la solita, vecchia minestra riscaldata, la modifica della legge 124/85.
Modificare la norma innalzandone i numeri, servirebbe solo ai soliti inciuci clientelari e sacrificherebbe, come già nel 2006, quanto dovrebbe essere riconosciuto ai lavoratori.
Chi sostiene questa linea ha in mente solo una cosa, continuare a produrre altro precariato, senza risolvere le problematiche insite in un contratto ormai obsoleto e superato dai tempi.
Quali vantaggi possono esserci per noi, NESSUNO.
Questi signori si sono forse accorti che nel nostro settore la confusione regna sovrana?
Si sono resi conto che oggi NON SAPPIANO NEANCHE CHI SIA IL NOSTRO ATTUALE DATORE DI LAVORO?
La politica ha riposto e pubblicizzato grosse aspettative nell’approvazione della Riforma, noi ci aspettiamo altrettanto e non lasceremo l’ultima parola a chi ormai rappresenta solo i propri interessi, non vogliamo la modifica della 124/85 ma la sua abolizione, per noi? Un contratto di diritto pubblico.