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LETTERA APERTA LA SOLERZIA VERSO GLI INTERESSI E’ A SENSO UNICO

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Cari operai a tempo determinato e a tempo indeterminato del Corpo Forestale dello Stato,

nelle nostre lettere aperte abbiamo affrontato, il più delle volte, argomenti legati alla vita quotidiana di ogni singolo appartenente a questo bistrattato settore.

Consapevoli che quanto ci accingiamo ad esporre, dovrebbe essere già sotto la vostra attenzione, con senso di rispetto per la libertà di pensiero, la libertà d’espressione e di quella sindacale, altrui, giacché repetita iuvant, vogliamo stimolarvi a riflettere su alcune incoerenze che purtroppo finiscono sempre per attingere nelle stesse tasche.

Ricordate cosa abbiamo scritto sulla doppia trattenuta sindacale operata sulla 14^ mensilità, come anche sulla 13^, esultando per il passaggio sotto la gestione NoiPA che a giugno non l’ha effettuata?

BENE! Leggendo le voci del cedolino di settembre vi accorgerete che è stata conguagliata, quindi anche quest’anno verranno sottratti € 20 netti in più.

Che cosa strana, noi gioiamo per aver visto applicare quello che, dietro richiesta diretta, l’Amministrazione, ci ha negato e, neanche il tempo di brindare, eccola ricomparire.

CHE SOLERZIA.

L’amarezza e la contrarietà che proviamo dinanzi a tanta avidità è ben poca cosa rispetto alla poltroneria con cui si stanno interessando di un problema ancor più grande: LA MALATTIA.

Che fine a fatto l’articolo 51 bis (rif. Art. 61 del CCNL) integrazioni, siglato il 12 aprile 2016 e registrato alla Ragioneria in data 21 aprile 2016????

Già, che fine a fatto?

Questo articolo avrebbe in parte sanato il danno economico che i lavoratori subiscono nel momento in cui si ammalano,  ad oggi, nonostante i solleciti inviati ai due organi responsabili, Amministrazione e NoiPA, nelle tasche degli sventurati interessati non è arrivato neanche un EURO.

Ma questa solerzia è una strada a senso unico?

Peccato che in questo caso, dopo aver festeggiato e brindato alla sigla dell’accordo, sbandierandolo ai quattro venti, nessuno si sia accorto che, a distanza di mesi, rimane disapplicato e tutto è rimasto come prima.

Chi avesse prova del sollevamento di scudi e barricate ce lo segnali.

Altrettanto potremmo dire per le diverse tipologie di indennità che, sempre ad oggi, non vengono retribuite.

Avete mai provato a calcolare quanto incidano questi ritardi nelle tasche dei lavoratori?

Ci si mobilita, silenziosamente, per sottrarre € 20 all’anno e si rimane indifferenti quando ce da dare, o meglio, quando ai lavoratori viene comunque tolto.

Come promesso, se ancora non abbiamo stimolato la vostra riflessione, aggiungiamo quest’ultimo argomento:

A seguito del Presidio organizzato dalle sigle sindacali Fai-Cisl, Flai-Cgil e Uila-Uil, il 12 gennaio 2016, abbiamo letto sui notiziari che si sarebbe dovuto aprire un tavolo di confronto con il Ministro, per discutere ed armonizzare anche il settore OTI e OTD nel passaggio del Corpo Forestale all’Arma dei Carabinieri.

Sono ormai trascorsi molti mesi da quella data e il 19 agosto scorso il Presidente della Repubblica ha firmato il Decreto Legislativo che ha sancito la fine del glorioso Corpo, tuttavia di quell’incontro non c’è traccia ed è difficile capire se mai verrà fatto, soprattutto perché il Ministro competente non coincide.

Alla luce di quanto sopra esposto, lasciamo a voi riflettere su un unico punto:

Siamo sicuri di essere ben rappresentati?

Siamo sicuri di lasciare in mano a chi ha tanta SOLERZIA A SENSO UNICO la possibilità di continuare ad incidere sul nostro futuro?      

La Segreteria Nazionale

CISAL-CFS

Valter Rossi

 

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