
Abbiamo letto con una certo stupore la nota emessa dalla segreteria CGIL-FLAI dell’UTB di Fogliano, nota aperta a tutti, in cui denunciano un fatto gravissimo:
NON SONO CHIAMATI AL TAVOLO DELLE TRATTATIVE DALL’AMMINISTRAZIONE
Meno male che iniziano ad aprire gli occhi ed ammettere che il problema, che dovrebbe affliggere solo noi, grazie anche al loro impegno, lì riguarda direttamente.
La prima considerazione da fare è: come mai se ne sono accorti solo ora? Meglio tardi che mai.
Ma la domanda più interessante è: escludendo noi che interveniamo costantemente su ogni abuso dell’amministrazione mettendola in forte difficoltà, fino ad ora, chi c’era a difendere gli interessi dei lavoratori, compresi e soprattutto i loro iscritti?
A quest’ultima domanda sappiamo rispondere anche soli: Solo la CISAL-CFS Dipartimento OTI e OTD.
SI, noi, proprio quelli che non si possono sedere al tavolo delle trattative e non possono entrare nella stanza da molti ritenuta dei bottoni, quelli che non sono convocati al tavolo della Commissione permanente ex art. 3 del Protocollo Aggiuntivo tanto cara a chi oggi si lagna e ai loro esimi colleghi.
A quanto pare, quando affermiamo che per fare sindacato non serve questo requisito, dopotutto abbiamo ragione o meglio, la loro lagnanza è la conferma delle nostre argomentazioni.
Neanche le OO.SS. che lo possiedono vengono convocate dall’Amministrazione che invece, in barba a tutte le regole, decide in modo unilaterale a quale articolo del CCNL e del Protocollo Aggiuntivo attingere per soddisfare le proprie necessità, non certo quelle dei lavoratori, tanto che all’attualità lo sport prediletto è dove tagliare.
Mentre le OO.SS. firmatarie erano impegnate a crogiolarsi dietro nei benefici, sindacali, acquisiti, la CISAL-CFS Dipartimento OTI e OTD si è preoccupata di denunciare il mancato rispetto del CCNL e del Protocollo Aggiuntivo con note trasmesse non solo al Responsabile della singola azienda e al Capo dell’Ufficio per la Biodiversità ma anche al Capo del Corpo forestale dello Stato e ai Ministri competenti.
Di seguito un breve elenco, non esaustivo, degli argomenti più importanti:
- La malattia art. 61 del CCNL;
- Missioni e trasferte art. 16 del Protocollo aggiuntivo;
- Controversie art. 28 del Protocollo aggiuntivo;
- Lavoro eccedente le 39 ore art. 40 del Protocollo aggiuntivo;
- Retribuzione art. 42 del Protocollo Aggiuntivo;
Dopo tanto lavoro crediamo sempre di più che sia inutile combattere contro l’Amministrazione perché ci stiamo rendendo conto che il maggiore dei mali in cui ci troviamo noi operai OTI e OTD del Corpo forestale dello Stato è stata l’indifferenza delle sigle sindacali rappresentative che non solo non hanno tutelato i lavoratori, ma hanno permesso ai responsabili degli uffici e all’Ufficio Centrale per la Biodiversità di auto referenziarsi.
Gli unici incontri e le uniche decisioni assunte, o pubblicizzate tali, con l’Amministrazione riguardano i passaggi di livello, 20 euro in più in busta paga, ma quanti se ne stanno perdendo e quanti se ne perderanno se ci continua a far finta di nulla?
Un giorno di malattia non pagato dall’Amministrazione vale 61, 28 euro per un operaio di III livello.
Se pagassero i primi 3 giorni di malattia basterebbe una influenza per non essere costretti ad accettare i ricatti.
ASPETTIAMO DA 30 ANNI È ORA DI AGIRE
E’ ORA DI ISCRIVERSI ALLA CISAL-CFS
La Segreteria Nazionale