
L’APE è inaccettabile, mortifica il valore dei contributi e viola la Costituzione. Unica soluzione al problema Pensioni, una riforma organica e condivisa che cancelli gli errori della Fornero.
Roma, 14 settembre 2016 – “Le condizioni proposte dal Governo per accedere alla pensione anticipata sono a dir poco inaccettabili. Disquisire sull’entità della penalizzazione o sull’ampiezza del bacino di applicabilità dell’APE è un esercizio sterile e fuorviante, se si considera che il problema sta a monte ed è costituito dalla iniquità insita nella soluzione suggerita. Le più recenti declinazioni della misura – ancora vaghe e condivise solo verbalmente con alcune parti sociali -, concretizzerebbero infatti gravi discriminazioni sul piano fiscale e comporterebbero la violazione delle norme costituzionali in materia. Inoltre, le soluzioni confuse finora prospettate rappresentano l’opposto della conclamata semplificazione promessa dal Governo”.
E’ quanto dichiara Francesco Cavallaro, Segretario Generale della CISAL, in merito al confronto Governo-Sindacati sulle pensioni flessibili.
“In campo previdenziale, precisa Cavallaro, si continua a mortificare il valore dei contributi, che ne rappresentano il vero pilastro. E ci si ostina ad addossare i costi, pur legittimi, dell’Assistenza al “salario differito” accumulato dai lavoratori”.
“E’ evidente, conclude il Segretario, che quella suggerita dal Governo è una strada senza via d’uscita. E’ invece necessario attuare al più presto una riforma organica della legislazione vigente, a partire dalla Legge Fornero, puntando a salvaguardare anzitutto i diritti dei Lavoratori, il cui unico torto sembra essere stato quello di pagare tasse e contributi”.