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CHE FINE FAREMO ??????

Stanno andando in onda, in questi infuocati giorni di luglio, le ultime puntate della telenovela che chiuderà definitivamente, dopo ben 193 anni di ininterrotta programmazione, la serie dedicata al Corpo Forestale dello Stato.

Nel pieno rispetto della tradizionale programmazione, non ci sono stati colpi di scena, tutto continua ad andare secondo copione, gran parte della Dirigenza continua a compiacere il Capo del Corpo mentre le sigle sindacali continuano ad addossare ad altri le loro colpe (fatte passare per coerenti scelte a tutela degli interessi dei loro iscritti).

CHE NOIA !!!

Come si può dare torto a chi decide il palinsesto (Governo) se ha deciso di sospendere la programmazione, dopotutto il mercato oggi è diverso e occorre rinnovarsi se si vuole mantenere appetibili le serie e fidelizzare gli spettatori.

E pensare che nell’ultimo decennio di possibilità riabilitative ce ne sono state diverse, si poteva, ad esempio, cambiare qualche attore o addirittura, come farebbe ognuno di noi responsabilmente per evitare il male peggiore, il regista stesso (Capo del Corpo), si sarebbe potuto mantenergli la posizione delegando ad altri (Consiglio di Amministrazione) la regia (questo in virtù del fatto che non ci sono norme che impongano limiti temporali o meccanismi tali da permetterne le dimissioni).

In tempi non sospetti abbiamo cercato in ogni modo di evidenziare i limiti a cui si stava tendendo, richiamando, a più riprese, la necessità di un segnale di discontinuità o meglio di vero CAMBIAMENTO.

 

I nostri avvertimenti sono rimasti inascoltati anche quando (Ottobre 2014) abbiamo proposto di non andare al muro contro muro, mostrando muscoli poco allenati ma, iniziare un processo di autocritica adatto alla formulazione di una valida alternativa da sottoporre a chi decide il palinsesto (Governo).

Dopo aver letto la variante proposta dal Relatore On. Carbone, che coscientemente, a differenza di altri, riteniamo una delle possibili alternative, siamo sempre più convinti di quanto dicemmo allora, non c’è stata la capacità ma neanche la volontà di proporne una NOSTRA.

Ora si grida allo scandalo ???

Come si può chiedere di non essere smembrati quando lo siamo già e lo offriamo senza riserve a tutti ????

Qualche giorno fa siamo stati contattati, come già nel recente passato, per esprimere la nostra adesione alla manifestazione del 15 Luglio p.v. e, come allora, abbiamo rimarcato la pregiudiziale che per una simile organizzazione è necessario un preventivo incontro di confronto e condivisione, CON CHI ??? CON QUALI ARGOMENTI ????.

Abbiamo scelto nuovamente di non partecipare perché senza unità di intenti, senza una proposta o un obiettivo comune, non si va da nessuna parte.

Se il regista o gli attori, cioè coloro che hanno il compito di tutelare l’Istituzione e il personale, non hanno la capacità di mettere da parte la propria avidità e il proprio egocentrismo, come si può chiedere a chi rappresentiamo di sacrificarsi ancora per scendere in piazza? Per quale motivo?

Per noi è sempre stato troppo generico il “Salviamo il Corpo Forestale dello Stato”, troppo lontano dalle attuali intenzioni e volontà del Governo, si scende in piazza, UNITI, quando si ha un obiettivo e un progetto comune e condiviso, non si scende in piazza per gli affezionati mettendo a repentaglio la dignità di tutti coloro

 

che ogni giorno credono e si impegnano per il lavoro e per la missione che hanno scelto, liberamente, di svolgere.

Se dovessimo attribuire delle colpe, come sport nazionale, la prima e unica ce la prendiamo noi perché non siamo riusciti a rendere le coscienze di tutti chiaramente libere di vedere quello che stava accadendo, non abbiamo avuto la capacità di stimolare un forte distacco dalla quotidianità, quella quotidianità che genera i grandi numeri e i mal di pancia ma, non costruisce il futuro.

Ed è proprio in virtù di questa colpa che, fedeli al nostro onesto impegno, chiediamo a tutti voi, a tutto il personale del Corpo Forestale dello Stato, non di scendere in piazza né di partecipare ad alcun referendum, ma di inviarci con qualsiasi mezzo, ai riferimenti sotto indicati, le vostre proposte.

C’è ancora tempo per un serio ravvedimento.

AD OGGI, TUTTI HANNO DETTO LA LORO, ORA E’ GIUNTO IL MOMENTO CHE TUTTI I LAVORATORI SI ESPRIMANO PERCHE’ E’ DEL NOSTRO FUTURO CHE SI PARLA.

IL FUTURO E’ NOSTRO E NON VOGLIAMO DELEGARLO AD UN CAPO DEL CORPO CHE NON HA MAI DIMOSTRATO DI MERITARE LA NOSTRA FIDUCIA NE A CHI, PUR DOVENDOCI RAPPRESENTARE, A MESSO AVANTI A TUTTI, LA PROPRIA SIGLA.

CHE FINE FAREMO ?????

DECIDIAMOLO INSIEME E TRASMETTIAMOLO AL GOVERNO.

NOI SAREMO LA MACCHINA DEL VOSTRO PENSIERO.

SE DECIDERETE, POI, DI SCENDERE ANCHE IN PIAZZA, LO FAREMO INSIEME E CON LE IDEE CHIARE !

 

ADESSO E UNITI, QUESTO DEVE ESSERE IL MOTORE PERCHE’ SIAMO IN DEMOCRAZIA E LE SCELTE SI FANNO COSTRUENDO OPZIONI, NON VOGLIAMO ESSERE COMPARSE MA PROTAGONISTI DEL NOSTRO FUTURO !!!!

 

CHE FINE FAREMO

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