
(DIRE) Roma, 6 ago. – Il Senato ha dato il via libera definitivo
al Ddl di riforma della Pubblica Amministrazione che, tra le
varie articolazioni, all’articolo 8, comma 1 lettera a) sancisce
in modo chiaro lo smembramento del Corpo Forestale dello Stato.
Questo vuol dire in parole povere che il Paese non avra’ piu’ un
Corpo di Polizia espressamente dedicato alla tutela e alla
salvaguardia del territorio. Il federalismo non ha prodotto nulla
di buono anzi, oggi piu’ che in passato, sta evidenziando la
forte incapacita’ delle Regioni a garantire risparmi di gestione
e salvaguardia e valorizzazione dei propri territori.
E’ certamente una situazione a macchia di leopardo, tuttavia le
macchie sono sempre piu’ evidenti e numerose. Solo negli ultimi
giorni Firenze ha chiesto 20 mln di euro per intervenire sui
danni generati dalla tromba d’aria e altrettanto succedera’ in
Cadore, senza contare quanto gia’ accaduto nel recente passato
con la Terra dei Fuochi, in Liguria o in Campania. Chissa’ se il
Governo ha mai fatto i conti di quanto costa al Paese in punti di
Pil non avere una ampia visione centralizzata della gestione e
del controllo dell’ambiente? Tutte queste emergenze e le tante,
troppe, vittime dovrebbero far riflettere chi ci governa.
Cosi’ in un comunicato la Cisal – Cfs Federazione Sindacale
Il Corpo Forestale dello Stato si e’ sempre
impegnato per evitare quanto sta accadendo ma pensare che
ottomila uomini e donne, su tutto il territorio nazionale,
potessero essere sufficienti a garantire l’incolumita’ e’
un’illusione tanto azzardata quanto la scelta contraria,
eliminarlo del tutto. Siamo convinti che ci sia poco da vantarsi
per questa riforma, visto che si ipotizza una capacita’ di
risparmio, presunta, di 0,4 % punti di Pil senza contabilizzare
quanti se ne spendono in emergenze che spesso si protraggono per
anni. Da cittadini ci batteremo fino in fondo per fermare questo
scempio. Questa non e’ una nazione che va a rilento e’ una
nazione che retrocede. Il messaggio che mandiamo al Premier Renzi
e’ che torni sui suoi passi e con senso di responsabilita’,
perche’ e’ questa che si chiede ad un Presidente del Consiglio,
si adoperi per garantire un Decreto Legge che rafforzi il
principio di tutela e di salvaguardia del territorio, si diverta
con gli amici gufi ma civilmente si convinca che questa e’ una
materia tecnica e non militare, conclude la Cisal – Cfs
Federazione Sindacale Forestale.