
In questi giorni ci sono giunte numerose telefonate di operai che, con non poca meraviglia, ci hanno portato a conoscenza dell’apparizione, nelle bacheche riservate al personale dei ruoli del CFS, di comunicati in cui si fa riferimento diretto alla fratellanza con questo bistrattato mondo degli OTI e OTD.
Tutti conoscono quanto impegno è stato profuso da chi sta scrivendo e quante difficoltà ed ostacoli sono stati posti dalle tre sigle che, prima di noi, erano le uniche presenti nell’attività di rappresentanza.
Le stesse sigle che, nonostante il grande consenso acquisito, ancora oggi ci ostacolano, con il nulla osta dell’Amministrazione, nell’ingresso al tavolo paritetico e non solo.
Se avete preso visione del precedente comunicato avrete certamente compreso la nostra denuncia di mercimonio perpetrata a vostro danno con i passaggi di livello.
Oggi si aggiunge un nuovo capitolo alla saga.
Visto che il nostro responsabile impegno, a sostegno di tutto il settore, ha prodotto, da subito, un richiamo all’attenzione su un personale OTI e OTD bistrattato ma sfruttato per decenni oltre le proprie competenze (parliamo di competenze contrattuali e non personali) e successivamente, la giustezza delle nostre proposte, sta generando una non più rinviabile sistemazione dell’anomala posizione contrattuale, oggi il fermento euforico sta diffondendosi anche nelle meno consueti rappresentanze sindacali.
Questa cosa ci fa immensamente piacere perché, dopo l’incessante attività denigratoria messa in atto, da due anni a questa parte, dalle sigle confederali (non sono un sindacato rappresentativo del settore, non potranno mai rappresentarvi, vi stanno prendendo in giro, la loro proposta non ha possibilità di sbocco, ecc…. ) oggi, grazie alla convinzione con cui abbiamo lavorato, senza mai perderci dietro gli ostacoli frapposti, vediamo riconosciute da altri, che opportunisticamente cercano di approfittarne, la correttezza e la giustezza delle nostre idee.
Ci auguriamo che la stessa analisi venga fatta da tutti i colleghi OTI e OTD che fin ora hanno avuto remore, un po’ per il legame alla tradizione, dimostratasi inconcludente e per alcuni versi penalizzante, un po’ per scetticismo e apatia, vista la novità della Cisal-CFS, ad affiancare i tanti colleghi che hanno voluto crederci da subito.
Vale la pena ricordare che il credere e il lavorare per questa giusta causa ci è costato, al momento perché siamo in attesa degli sviluppi legali, il Fe.Si.Fo..
Sì, per chi non lo sapesse, ed è giusto che si sappia, l’aver lavorato a tutela ed in favore di tutto il personale OTI e OTD che, come qualcun altro solo da oggi definisce ” persone che si trovano a lavorare a fianco dei colleghi dei ruoli CFS ……ogni giorno contribuiscono al funzionamento ….” (ma dove sono stati questi sindacalisti nell’ultimo quarantennio), è stato utilizzato strumentalmente un po’ da tutti ma soprattutto dal Sapecofs e dalla Cisl, ferita dalle fuoriuscite, per tentare di depotenziare l‘unico soggetto capace di attraversare trasversalmente, perché forte della sua autonomia, tutto il personale appartenente al Corpo Forestale dello Stato, la FE.SI.FO..
A loro e alle sigle confederali rappresentative per gli OTI e OTD diciamo peccato non siete riusciti nel vostro intento e non perché siamo i più bravi e i più belli ma perché la forza delle idee non teme ostacoli e non può essere bloccata.
A tutti i dirigenti ed ai tanti iscritti Cisal-CFS che stanno collaborando attivamente anche in questo momento di transitoria difficoltà, con non pochi sacrifici e tanta concreta fermezza e volontà, rivolgiamo il nostro sentito ringraziamento.
Il cambiamento è alle porte, non aspettare che ti travolga, vienilo a vivere con noi.
LA CISAL-CFS LO STA GIA’ VIVENDO
Il Segretario Generale Cisal C.F.S.